Il film thriller spagnolo Nowhere ha conquistato gli spettatori di Netflix Italia. Uscito il 29 settembre sulla piattaforma di streaming, la storia di una donna incinta intrappolata in un container in mezzo all’oceano ha tenuto col fiato sospeso molti spettatori.
Ma “Nowhere” non è il primo thriller in cui il personaggio principale si ritrova confinato in un luogo isolato da ogni comunicazione, da solo o con pochi altri sventurati. Vediamo quindi 6 film thriller simili a “Nowhere” da vedere in streaming per tutti gli appassionati del genere!
Fall
Chi ha paura dell’altezza? Non di certo le due protagoniste di “Fall”...ma dovrebbero.
A seguito della morte del marito, un’ex scalatrice non ha più alcun interesse nell’arrampicarsi. Ma quando la sua migliore amica le propone di salire la lunga scala di una vecchia torre televisiva, la ragazza accetta, nella speranza di tornare a emozionarsi. Ma quello che le due non hanno considerato, è che la torre si trova in mezzo al nulla, la scala è arrugginita, e l’altezza della struttura – ormai in disuso – rende impossibile ricevere segnale…
Nel ruolo delle due amiche scalatrici ci sono Virginia Gardner (Uno splendido disastro) e Grace Caroline Currey (Shazam!), che recitano insieme a Jeffrey Dean Morgan (The Walking Dead), qui nel ruolo del padre della ragazza vedova. La realizzazione del thriller è costata 3 milioni di dollari, e il film è stato un successo al botteghino, incassando un totale di 21 milioni. “Fall” non è mai arrivato nelle sale italiane, ma dato il suo successo globale è adesso possibile acquistarlo o noleggiarlo su diverse piattaforme.
Paradise Beach – Dentro l’incubo
Rimanere in mare aperto fa paura; ancora di più, se si è confinati su uno scoglio, con uno squalo affamato che si aggira nei paraggi.
Gli squali al cinema, si sa, non hanno mai goduto di buona reputazione. E lo squalo di “The Shallow”, in italiano “Paradise beach – Dentro l’incubo”, non fa eccezione. Questo thriller con Blake Lively vede una surfista bloccata su uno scoglio lontano dalla riva, senza alcun mezzo di comunicazione, mentre un pericoloso squalo non aspetta altro che il suo spuntino si getti in acqua. Ce la farà a sopravvivere?
Il film è diretto da Jaume Collet-Serra, il regista di La maschera di Cera, Orphan e Black Adam. Le recensioni della critica sono state molte positive, tra cui quella di IGN, che lo ha definito un film che fa sembrare Lo squalo un gioco per bambini, e che rende il surf spaventoso agli occhi del pubblico proprio come The Blair Witch Project aveva reso gli spettatori terrorizzati dal fare campeggio nel bosco.
Devil
Cosa fareste se rimaneste bloccati in ascensore con quattro sconosciuti – di cui uno è il Diavolo?
È questa l’angosciante premessa di “Devil”, un thriller claustrofobico in cui non solo i personaggi rimangono bloccati in un ascensore, ma in uno di loro si nasconde un’entità demoniaca. Monitorati attraverso una telecamera da un addetto alla sicurezza e da un poliziotto, ai cinque sventurati diventa ben presto chiaro che uno di loro non è chi dice di essere.
Il film è tratto da un’idea di M.Night Shyamalan (Il sesto senso, The Village), che in un’intervista per MTV nel 2010 ha parlato di come abbia voluto dare al film un tocco “alla Agatha Christie”. Nel thriller, infatti, i cinque personaggi non devono solo preoccuparsi di ricevere soccorso e trovare una via d’uscita, ma devono anche cercare di capire chi tra loro sia il Diavolo, attraverso una serie di indizi.
Buried – Sepolto
Se la trama di “Devil” inquietava i claustrofobici, quella di “Buried” li farà saltare dalla sedia.
Ryan Reynolds interpreta Paul, un camionista che si sveglia all’interno di una bara con soli tre oggetti: un telefono cellulare, una matita e un accendino. Quando capisce di essere stato sepolto vivo dai terroristi che hanno assalito il suo convoglio, comincia a fare una serie una serie di telefonate per riuscire a pagare il riscatto chiesto dal rapinatore. Ha solo 90 minuti di tempo per riuscirci, e non morire soffocato.
Anche questa, come “Nowhere”, è una produzione spagnola, ed è stato girato a Barcellona con un budget di soli 2 milioni di dollari (incassandone poi 19). Girato in sole due settimane, “Buried” è stato realizzato usando 7 bare diverse, per consentire al regista di usarne una diversa a seconda dell’inquadratura.
Missing
Spesso, il problema principale dei protagonisti intrappolati o isolati dal mondo è proprio quello di non poter comunicare. Ma in questo caso, una connessione Internet è tutto ciò che la protagonista ha a disposizione.
“Missing” è un thriller il cui stile narrativo è chiamato “screenlife” (“vita sullo schermo”). Agli spettatori, infatti, viene mostrato per tutta la durata del film lo schermo del computer del personaggio principale, il cui volto è mostrato a lato. La vicenda segue le attività online di June, un’adolescente in cerca della madre scomparsa durante una vacanza con il compagno. Tramite telefonate, videochiamate, ricerche sul web e visite sui social media della madre, June compie una disperata corsa digitale contro il tempo per giungere alla verità.
Il film è stato realizzato dagli stessi produttori di Searching, un altro film thriller girato con la tecnica narrativa dello screenlife. E infatti, in “Missing” è possibile trovare alcuni easter egg riferiti proprio al film precedente, seppure le due vicende non siano connesse.
Cube – Il cubo
Un gruppo di sconosciuti intrappolati in un cubo: chi di loro – se mai ci riusciranno – uscirà dalla gigantesca forma geometrica?
Questo thriller canadese a basso budget è diventato un piccolo cult indie per gli amanti del thriller. Intrappolati all’interno di un gigantesco cubo, un gruppo di persone molto diverse fra loro cerca di capire come uscire dalla strana struttura. Le stanze in cui si muovono, tutte di forma cubica ma di colori diversi, contengono infatti trappole e trabocchetti. Ma esiste un criterio ben preciso per evitare di morire: starà a loro collaborare per trovare la soluzione all’enigma. Ma mantenere la lucidità mentale non sarà facile.
Il film è stato scritto in collaborazione con il matematico David W. Pravica, ed è stato presentato al Toronto International Film Festival del 1997. Dati i premi vinti e l’inaspettato successo, sono stati realizzati il sequel Cube 2: Hypercube e il prequel Cube Zero. Inoltre, nel 2021, è uscito il remake giapponese Cube.